LA CRITICA

 

 

Sculture di luce  
di Luciano Caprile

Nei gesti e nei materiali di Simon Benetton emerge da sempre il connubio e il contrasto tra la concretezza della materia e la sua soluzione in una estrema e stupefacente leggerezza, tra il faticoso impegno della creazione e l'immagine di un desiderio che pare impossibile far scaturire dalle lamiere insidiate e plasmate dalla fiamma ossidrica. Cosicché quando le sue sculture conquistano lo spazio ridisegnandolo per guizzi improvvisi, per allusioni figurali, per illusioni aeree o per armonie musicali, sembra che ogni volta si verifichi l'improbabile, se non l'impossibile. Questo processo, questo impulso tendente alla continua ricerca di una simbiosi con gli spazi concepiti dall'uomo e con l'armonia esercitata dalla natura, da adottare ogni volta come necessario e severo confronto, ha indotto l'artista a osare sempre di più, a tentare poetici accostamenti che riuscissero a coniugare in maniera più diretta e tangibile il suo spirito con quello della terra, la luce dello spazio con quella interiore, l'anima del ferro con una perentoria e immediatamente recepibile folgorazione emozionale.

Simon Benetton con l’opera “Sorgente di vita”
Realizzata nell'anno 2007 Dimensioni h cm 190 x 100 Tecnica acciao e cristallo lavorato a scheggia

Ricordo di aver visto crescere qualche anno fa nel suo vulcanico atelier di Treviso un'enorme composizione, intitolata Fonte d’armonia, da collocarsi nel 2002 nel piazzale antistante uno stadio giapponese che avrebbe ospitato alcune partite dei mondiali di calcio nippo – coreani. Pareva lo scheletro di un gigantesco animale preistorico intento a subire le attenzioni del fuoco che lo tagliava e lo plasmava. Una volta issato, ecco la perentoria trasformazione e il relativo miracolo: le "costole” del supposto scheletro si erano magicamente, trasformate in due flussi di archi che si incontravano, si incrociavamo e si sommavano a disegnare nell'aria un gioco di linee curve dallo straordinario impatto visivo ed emozionale.

Fonte d’armonia  
Anno :  2002
Tecnica : Acciaio cor-ten
Dimensioni : H cm. 500 x 800

Ma Simon voleva ben altro, non gli era più sufficiente sondare il cielo con arditi propositi di volo che, una volta condotti a termine e collocati nei luoghi opportuni, sembravano la logica conseguenza di quel determinato spazio: una sua imponente e traforata Foglia del 2000 in metallo era mirabilmente foglia tra le foglie nell'aiuola, i Quattro Evangelisti del 1992-93 erano ideali alberi da destinare al parco della memoria.
Simon cercava l'opportunità concreta di catturare la luce e di legarla al ferro rendendola un passo necessario al suo futuro cammino. Come era possibile?
Non certo proseguendo la via di quelle trasparenze che egli aveva già tentato e ottenuto traforando il ferro  per raggiungere leggerezze altrimenti impensabili.

La grande foglia
Anno : 2002
Tecnica : Acciaio cor-ten
Dimensioni : H cm. 960 x 350 x 280

La novità risiedeva nella comunione, in apparenza ardua, tra il vetro e il metallo.
Seguendo tale concetto Benetton ha condotto negli ultimi tempi numerose prove che sì sono dimostrate sempre più interessanti e coinvolgenti tanto da costituire ormai una linea guida prodiga di continue, suggestive sollecitazioni emotive per chi concerta simili composizioni e per chi le ammira.
La svolta decisiva è avvenuta con Fonte di luce del 2005, una complessa struttura in acciaio cor-ten trafitta da lastre di cristallo lavorato a scheggia. Siamo al cospetto di raggi solidificati, fermati nell'atto di attraversare la lamiera. Se questa si poteva considerare come un'interpretazione aggressiva dell'incontro tra una fonte luminosa e la forma che l'accoglie, Fonte di luce, l'origine dell'anno successivo scioglie ogni rapporto interpretativo della realtà concentrandosi su un rapporto ancora più importante: la traduzione dello spirito dell' artista nella sostanza che esaudisce il desiderio, che conforta l'aspirazione di una totale fusione dell'autore con la sua creatura.

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L'origine - Fonte di luce
Anno : 2006
Tecnica : Acciaio cor – ten e cristallo lavorato a scheggia
Dimensioni: H cm. 240 x 70 x 90

Il getto verso il cielo di successive trasparenze conduce verso l'atto linee di velocità e di forza cresciute nell'acciaio: in questo caso è la luce a guidare verso l'infinito l'essenza della concretezza. Quindi in Germoglio di luce si assiste a un accordo tra l'acciaio e il cristallo per un'ascesa nell'azzurro col concorso di lievi archi a corona. L'insolito, contrastante connubio ha dunque intrapreso la strada maestra della progressiva coesione, di una spontanea intercambiabilità di ruoli di guida e di supporto.

Germoglio della luce
Anno : 2006
Tecnica : Acciaio e cristallo lavorato a scheggia
Dimensioni : H cm. 180 x 70 x 80

E Simon Benetton ha messo in atto tutte le seduzioni possibili da riversare in un meccanismo creativo dove la trasparenza e la finta apparenza diventano il perno necessario per rendere magicamente credibile ogni passo successivo, per attivare quella curiosità pronta a indagare un futuro anche immediato e che torna magari a trafiggere i piani di ferro ma questa volta, come si può notare in Sorgente di vita, una scultura concepita tra il 2006 e il 2007, lo fa con getti diretti dal basso verso l’ alto a infrangere ogni barriera fisica: è la forza corrosiva del pensiero,è la prepotenza cristallina della verità che si propone come esplosiva allegoria di tale opera.

Sorgente di vita
Realizzata nell'anno 2007 Dimensioni h cm 190 x 100 Tecnica acciao e cristallo lavorato a scheggia

Una riflessione a parte merita Germoglio della vita, dalle dimensioni più contenute ma dall'interpretazione meno immediata poiché demandata alla sensibilità dell'osservatore in grado di ricreare una propria vicenda, in grado di accendere una personale emozione di fronte agli articolati elementi distillati sul piano della narrazione.
A seguito di simili risultati ogni rimando, ogni comunione, ogni progetto tra le due entità appare possibile perché lo spirito non pone più limiti alla confidenza con la materia, al pari della luce che può risorgere improvvisamente, miracolosamente da qualunque notte.

Germoglio della vita
Anno : 2006
Tecnica : Acciaio e cristallo lavorato a scheggia
Dimensioni : H cm. 60 x 60 x 28

Da questo punto di vista il 2007 è prodigo di soluzioni innovative e di interessanti sorprese.
A partire da Colonna che pone a confronto e a specchio un elemento in ferro percorso centralmente da una sinuosa incisione verticale e il suo fantasma o la sua aspirazione verso la sublime leggerezza. Un distacco che equivale a un dubbio, a un ripensamento? Niente affatto. Nonostante Benetton abbia continuato in questi ultimi anni a innalzare parallele e imponenti strutture di solo acciaio, dall'Oasi del tempo concepita nel 2006 per il Museo della Bonifica a Taglio di Po, in provincia di Rovigo, alla frastagliata e guizzante doppia Onda del 2007, il futuro gli brilla ormai negli occhi come riflesso di quel se stesso instillato decisamente, sotto le spoglie taglienti del vetro, nel cuore di una sostanza ferrosa sempre ardua da addomesticare col fuoco.

Onda
Anno : 2007
Tecnica : acciaio cor-ten
Dimensioni : H cm 320 x 200

Dall'abbraccio del metallo in Tensione fulgente all'ideale melodia dell'Arpa della luce il canto si fa ora più sicuro, più libero, più poetico alla ricerca di soluzioni che evidenziano una metamorfica creatività e un continuo flusso di sorprese. In qualche circostanza una gemma splendente di vita pare sbocciare dalla solida compattezza della materia: è il caso de La goccia ribadita da Universalità mentre Universalità dell’innocenza sposa la ritmica scansione di leggeri archi che trattengono in sospensione al loro interno, al pari di un sospiro, losanghe di purezza.

Arpa della luce
Anno : 2007
Tecnica : acciaio e cristallo lavorato a scheggia
Dimensioni : H cm 120 x 60

Prendiamo ora in esame alcuni lavori di dimensioni più contenute, e proprio per tale motivo ammantati di una intima preziosità, concepiti in avvio di 2008. Ci riferiamo a Gemma di luce e a Gemma di vita che esprimono quel particolare senso di comunione tra le due essenze in grado di far scaturire la vita, la speranza, la soavità di una sorpresa che già si era manifestata in Entità Fulgente col suo voler essere un fiore che serba un dono di saettante certezza tra la delicata armonia dei petali.

Gemma di vita
Anno : 2008
Tecnica : Acciaio e cristallo lavorato a scheggia
Dimensioni : H cm. 67 x 20

Questo dunque è il Simon Benetton del presente che non rifiuta il passato ma lo interroga per sondare il domani avvalendosi di un medium che instilla grazia e delicatezza, che avvolge o insidia il ferro o l'acciaio non solo per compiacere lo sguardo ma per confortare il cuore periodicamente aggredito dalle insidie della vita. Se "luce", "gemma” e "germoglio" sono i termini ricorrenti nei titoli per sigillare le immagini, si spera che la luce germogli in chi contempla simili spettacoli di un'arte che intende unisce simbioticamente l'anima agli incanti della natura.

Simon Benetton



© 2007 Simon Benetton
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